Abbiamo già scritto che questa feroce tiranno di Padova perduto il dominio della città nel 1256, fece per vendetta uccidere in Verona undicimila padovani della città e territorio che erano soldati sotto di lui. Prima fece arrestare quelli di Piove di Sacco perché da quel paese s'erano mossi gli alleati per assediare Padova, poi quelli di Cittadella e poi gli altri. Molti li fece morire di fame nelle carceri, molti appicco ed i rimanenti Ii fece rinchiudere in un Prato Circondato da forte palizzata, e ben legati li fece bruciare vivi. Un'altra volta avendo saputo che molti mendicanti giravano il territorio e che per spronare la carità dicevano di esser vittime di Ezzelino, volle vendicarsi in questa modo: Fece divulgare Un decreto col quale avvertiva che aveva aperto un Ricovero per i poveri dove sarebbero stati mantenuti a sue spese. Ne accorsero in grande quantità., circa duemila, ed egli avuti nelle mani li fece chiudere in un asilo al quale poi fece dar fuoco ardendoli tutti. Molti di quei disgraziati non solo non avevano mai parlato male di lui ma non lo conoscevano neppure. Nel 1253 Ezzelino partì da Padova con un forte esercito per assediare Bassano. Quella città era difesa da Battista Dalla Porta che resiste con valore per molti giorni, ma Ezzelino riuscì a sconfiggerlo per tradimento. Entrato in Bassano fece strage dei difensori fra i quali il valoroso Dalla Porta e fatta prigioniera la moglie di lui Bianca de' Rossi, riservava-si di farla uccidere più tardi La misera donna chiese di rivedere il cadavere del marito ed Ezzelino fece aprire la tomba nella Chiesa dove era sepolto. Quando la sventurata scese nel sotterraneo, Ezzelino fece togliere i puntelli che sostenevano il coperchio di pietra, questo ricadde e chiuse la tomba e cosi la vedova rimase sepolta viva vicina al morto marito. Cosi narrano le cronache, forse esagerando.
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